ECONOMIA
di Mascia QuadarellaRECLOG SQUADRA
IL FENOMENO RECLOG, LA APP CHE DA’ VOCE AI TUOI MOMENTI
E’ stata concepita, partorita ed è stata sviluppata nel profondo sud della provincia di Siracusa, a Rosolini, una app, che in pochi anni sta facendo il giro del mondo, attenzionata da Google ed ambita da diverse società internazionali di telefonia. Si tratta di Reclog, il primo social audio. L’idea nasce, quasi per caso, in casa di Biagio Teseo, il padre fondatore della società “Dopo aver smontato un orsetto di peluche, un giocattolo di mio figlio, che permetteva di registrare pochi secondi di audio e poi riascoltarlo, mi venne in mente di dare a tutti la possibilità di farsi sentire in tutto il mondo. La voce, allora, a parte il complesso podcast, non era social. La passione per la radio ed averci lavorato anni, ha fatto il resto- racconta Teseo-. Reclog, quindi, nasce tra il 2010 ed il 2011, come piattaforma web chiamata Recandshare, che permetteva di registrare 14” secondi di commento audio e/o video, tramite la webcam e il microfono del proprio PC. Tali clip audio si potevano commentare con testo e voce e condividere su Facebook. L’idea rimaneva, comunque, quella di portare il concept anche su mobile. Un giorno – continua il suo racconto- incontrai Giovanni Cantamessa. Fu un caso, non ci vedevamo da anni . Lui mi raccontò del suo lavoro di intervistatore di startup e dei suoi studi universitari in Economia aziendale . Tutti elementi che mi permisero di identificare la prima persona giusta che cercavo come potenziale socio con visioni complementari alle mie. Ora dovevamo riscrivere l’idea e soprattutto cercare nuovi programmatori. Avevamo “solo” un prototipo da smontare e vinto la prima tappa del Working Capital di Catania, elementi questi, che ci fecero ben sperare e ci consentirono di coinvolgere Giuseppe Nucifora. Ora il team era al completo: un designer ex programmatore, uno studente in marketing ed economia e un programmatore per iOS. Costruimmo il primo prototipo funzionante e vincemmo la tappa nazionale del Working Capital a Roma, dov’era presente Marco Patuano – amministratore delegato di Telecom Italia- , questa volta con un Grant di ricerca di 25k. Avevamo ora dei soldi da investire e la fiducia incoraggiante da parte di Telecom-. Dovevamo sviluppare, a quel punto, alla svelta un prodotto completo, con la convinzione che piacesse prima agli utenti e poi agli sviluppatori. Quindi, allargammo il team , con l’ingresso di Salvatore Pappalardo, diventato la spina dorsale di Reclog, visto che ha creato la parte server e le API , coadiuvato da Mario Nolassi, nella fase di sviluppo su IOS, e la creazione della versione Android, uscita da poco. Reclog , definito, riceve subito una richiesta di partnership da parte di TIM grazie al programma Working Capital.
Ma oggi come funziona il vostro sistema? Con Reclog registri fino a 30” di audio e lo corredi di una bella foto. Questo diventa un mix innovativo per la comunicazione. Permette di veicolare un messaggio, un’immagine, con le suggestioni emotive trasferite da una voce o un suono. La Take, (così chiamata la fotoaudio), viene poi mostrata sul Buzz (una sorta di bacheca comune) oppure in modo privato, solo sul proprio profilo personale. La forza di Reclog è la condivisione tramite tutti i maggiori social network tradizionali, tramite email, WhatsApp, Wechat o sms. Una Take può essere applaudita (il comune like) e commentata con del testo. Quando si crea la Take si può scrivere un testo di 140 caratteri al massimo; usare gli hashtag per poi trovare tutte le take dello stesso evento, e le menzioni (compatibili con Twitter) per poter coinvolgere atri utenti, soprattutto quando una Take viene appunto condivisa con Twitter per un maggior effetto virale. Reclog ti incoraggia ad essere creativo.

Comments are closed.