Alle perplessità espresse, a mezzo stampa, dai sindacati sul futuro del petrolchimico locale,  apparentemente piombato in uno stato catalettico, che poco di buono lascia presagire in  termini di investimenti, mantenimento dei livelli occupazionali, nonché sul rispetto degli standard di sicurezza negli stabilimenti, arrivano puntuali le precisazioni  dell’ISAB in un comunicato ufficiale, che tende all’ottimismo. “La società continua – si legge- analogamente agli anni precedenti e nonostante il perdurare della grave crisi, a mantenere gli stessi livelli di accuratezza nell’attività manutentiva e di ammodernamento degli impianti, sia in termini di professionalità delle maestranze che di qualità dei materiali utilizzati. A testimonianza di ciò, gli impegni economici per la sicurezza e la manutenzione della raffineria sono rimasti inalterati. La fermata temporanea di alcuni impianti è dovuta esclusivamente ad aspetti di programmazione legati agli scenari di mercato. La società ad oggi non intende ridimensionare l’assetto impiantistico della raffineria e prevede pertanto il riavvio dei pochi impianti fermi non appena i medesimi scenari lo consentiranno . Il verificarsi di sporadici episodi di malfunzionamento o guasto ad alcuni impianti non ha pregiudicato le condizioni di sicurezza dei lavoratori e ogni evento è stato gestito all’interno del reparto interessato in quanto rimasto circoscritto all’apparecchiatura interessata. Si precisa, altresì, che per ogni guasto o malfunzionamento la società ha tempestivamente avviato una serie di analisi interne atte a verificare il rispetto delle procedure aziendali e delle buone pratiche di manutenzione. In merito al proprio piano industriale, alle attività previste durante la prossima manutenzione generale (2015) ed agli investimenti previsti, ISAB ha dato completa, chiara ed esaustiva informazione ai rappresentati sindacali di fabbrica ed alla segreteria della FULC in diversi incontri.isab priolo

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