Preventivamente all’incontro, previsto per domani, a Marzamemi, nel corso del quale sarà affrontato il tema “Spiagge libere e mare di tutti:una battagli di legalità” e alla luce della nascita di nuovi stabilimenti balneari o dall’estensione di quelli esistenti in tutta l’isola, Legambiente Sicilia chiede con forza all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente due atti concreti anche dal grande valore simbolico: la revoca della concessione allo stabilimento dentro la Riserva Naturale di Isola delle Correnti e di quella relativa alla struttura attrezzata di Terrasini all’interno del Sito di Importanza Comunitaria di Calarossa.“Quello che sta accadendo in Sicilia è scandaloso con la progressiva deresponsabilizzazione e acquiescenza di chi deve autorizzare e controllare – denuncia Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – La vicenda di Isola delle Correnti è abnorme, stiamo parlando di una delle aree a maggiore grado di protezione della Sicilia e lo stabilimento in costruzione è vietato dalle norme di tutela della riserva e da quelle del piano paesaggistico di Siracusa. A Cala Rossa stiamo assistendo alla materializzazione di una operazione speculativa (canoni demaniali risibili, enormi guadagni) e di sfruttamento delle coste (ristorante, piscina, locale notturno, ecc) che nulla ha a che vedere con la diretta fruizione del mare, si tratta di strutture collocate sulla scogliera del SIC esclusivamente per aumentare il valore dell’offerta commerciale”.
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