Coraggio, altruismo, sacrificio, le virtù di un buon sportivo che l’USSI, Unione Stampa Sportiva Italiana, ha riconosciuto, assegnandogli il premio “Candido Cannavò” di quest’anno, a  Roberto Camelia. Giudice ed arbitro di pugilato siracusano, nonché maestro di tennis, protagonista qualche mese fa di un terribile incidente, che gli costò l’amputazione del piede sinistro, poiché non lesinò il suo soccorso ad un automobilista in difficoltà, venendo travolto da un altro veicolo mentre era intento nel prestare il suo aiuto. Assieme a Camelia, premiato anche Giovanni Marchese, difensore del Catania calcio.Tra gli altri premiati di Fiumefreddo, diciassette in tutto, anche l’Associazione Superabili Onlus Avola. Il premio “Mario Vannini”, riservato alle piccole società, è stato assegnato per aver portato in Sicilia una disciplina, il baskin, che rappresenta una innovazione. (M.Q)

 

No Comments